Ci ha lasciato questa mattina, all'improvviso. La notizia è arrivata in radio e ci sembrava impossibile che fosse vero. Due giorni prima era nei nostri studi per condurre come ogni domenica la sua trasmissione "Domenica a RVS" con i suoi servizi di cronaca, raccolti durante la settimana in tutti i luoghi istituzionali della città e pazientemente raccolti in una musicassetta come ai vecchi tempi. Paolo Paoli, all’anagrafe Paolo Caselli, era uno dei personaggi alessandrini più noti di questi anni. Presentatore, giornalista, ideatore e conduttore del concorso di bellezza "Un volto per il turismo" e collaboratore della nostra emittente è stato stroncato da un malore nella sua abitazione. Paolo lascia la moglie e due figlie, alle quali tutti noi colleghi dell'emittente rivolgiamo le più sentite condoglianze. Il rosario è previsto per mercoledì alle ore 19 nella chiesa di Madonna del Carmine in Via Guasco, i funerali invece si terranno giovedì (sempre nella stessa chiesa) alle ore 15. Il corteo funebre partirà dall'abitazione di Paoli in via Santa Caterina, la salma verrà tumulata nel cimitero di Spinetta Marengo.
Ciao Paolo da tutti noi di Radio Voce Spazio
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2 commenti:
Gentile, sorridente, garbato. Aveva sempre una parola buona per tutti. Mai volgare. Sempre in prima linea: eh,sì! perché, come come diceva un vecchio slogan di un corpo di polizia : insieme, fra la gente.
Inutile tenatare d'immaginarselo diversamente: lo vedevi in giro per la "sua" città, in bicicletta: ad ogni angolo un "Ciao Cesarino", "Ciao Beppe", "Ciao Mario"!
Era l'amico di tutti in realtà, perché giornalista lo era nell'anima, ma il suo quotidiano erano le persone, e gli Alessandrini in particolare, con i loro problemi, le loro battaglie e anche il loro modo per essere "fuori" dal coro.
Il suo borsello era un pò come la borsa magica di Mery Poppins: all'apparenza vuota. Ti tirava fuori un vecchio registratorino con una cassetta dell'era del Paleolitico.
Ma quante memorie si celevano in quell'aggeggio.. una bacchetta magica capace di rivelare passato,presente e forse anche il futuro di Alessandria.
Restìo ad ogni tipo di modernità, lo vedevo guardare con un certo orrore il computer della radio: "ma come fai a ricordarti tutto ?" gli chiesi un giorno. "Stà tutto quì dentro" mi rispose, indicandomi la testa.
Mi vergognai della domanda.
Lui "era" la mia città. Dietro quegli occhiali spessi un dito, due occhi curiosi, mossi da amore e passione per il suo lavoro gli permettevano d'incasellare ogni minimo particolare, ogni più microscopico dettaglio.
Bastava chiedere: roba da far saltare i microchip di un elaboratore dati!
La Domenica mattina era la "voce" di Alessandria, era la "voce" degli alessandrini. L'altra voce della città.
Infine un papà, il papà delle sue miss: non un patron di un concorso, ma un padre.
Le seguiva passo per passo: con lo sguardo bonario di chi, alla fine, non vedeva né vincitrici né sconfitte. Erano tutte belle: la competizione si trasformava in gioco.
Quello che fa ogni padre con le "sue bimbe"; quello che si conclude con un bacio sulla fronte. Il premio più bello, che non ha prezzo.
Se n'è andato in silenzio, all'improvviso, senza tanti clamori. La sofferenza era scritta in volto, gli segnava le guance ma il suo sorriso mascherava ogni smorfia di dolore.
E quando l'ho incontrato per l'ultima volta, ho odiato il mio "occhio clinico".
Ciao Paolo: sono sicura che, lassù, avrai ancora molto da raccontare di noi, della "tua" città.
Giorgia
Radio Voce Spazio
Un saluto affettuoso a Paolo paoli che ci guarda da lassù...
Un abbraccio ad una cara persona, senza pretese e davvero di cuore!
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